CORRETTA APPLICAZIONE MASCHERINA FFP2
Lavare con cura le proprie mani, utilizzando acqua e sapone o, in alternativa, in assenza di essi, si può utilizzare prodotti igienizzanti a base alcolica senza risciacquo o guanti sterili. Indossare la mascherina FFP2 assicurandosi che abbia aderito perfettamente al volto personalizzando l'indosso modellando il morsetto nasale.
CORRETTA RIMOZIONE MASCHERINA FFP2
Dopo l’utilizzo, invece, occorre seguire una procedura per toglierla. Per evitare rischi di contagio, occorre afferrare la maschera dall’elastico, evitando di toccare la parte anteriore, perché è quella che entra a stretto contatto con le sostanze patogene. Dopo aver estratto la mascherina, bisogna introdurla in un sacchetto che poi andrà chiuso.
Dopo aver chiuso il sacchetto, è importante lavarsi accuratamente le mani, senza toccare prima occhi, naso e bocca.
I dispositivi di protezione individuale FFP2 sono esclusivamente monouso e NON sono riutilizzabili.
VITA UTILE
La vita utile delle mascherine FFP2 varia a seconda del tipo di contaminante, della sua concentrazione, della frequenza respiratoria dell'utente, l'umidità relativa dell'ambiente e la conservazione del prodotto da parte dell'utente.
Perciò questa variabile deve essere sempre valutata dalla persona responsabile della determinazione dell'uso dei DPI.
Deve essere cambiata ogni volta che è satura (intasata), perforata, strappata o con elastico sciolto o rotto o quando l'utente percepisce l'odore o il sapore del contaminante.
Nessuna riparazione o manutenzione deve essere eseguita sul prodotto.
Nelle condizioni di scorta specificate (non d'uso), la sua validità è di 3 anni dalla data di fabbricazione.
CONDIZIONI DI CONSERVAZIONE
Dovrebbe essere tenuta in un luogo con una buona ventilazione, pulito, asciutto, evitando l'umidità e l'esposizione a contaminanti.
COME SANIFICARE LE MASCHERINE FFP2
Sottolineiamo che la pratica della sanificazione delle mascherine non è ancora validata dalla comunità scientifica.
Alleghiamo però un vademecum fatto dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, uno dei centri dell'Agenzie Industrie della Difesa, che ha preparato una procedura per la "sanitizzazione delle mascherine" monouso. Il documento di tre pagine stilato dai chimici dell'Esercito - che però chiariscono che si tratta di "una procedura ad uso interno, non ancora approvata" e dunque da non mettere in pratica a casa - indica le "istruzioni d'uso" per sanitizzare le mascherine e poterle così riciclare. Una manovra, si precisa nel comunicato, valida "solo ed esclusivamente nei casi in cui sia valutato applicabile il riutilizzo dei dispositivi di protezioni individuale a seguito di carenza causata dall'emergenza sanitaria da coronavirus".
STEP 1 - Dopo aver lavato accuratamente le mani, togliere la mascherina indossata sul viso utilizzando gli elastici e cercando di evitare di toccarla nella sua parte interna. Poi lavarsi nuovamente le mani, indossare un nuovo paio di guanti monouso o in alternativa igienizzare le mani con una soluzione idroalcolica. Poi adagiare la mascherina su una superficie precedentemente pulita/igienizzata con soluzione alcolica con la parte esterna verso l'alto e spruzzare uniformemente la soluzione idroalcoolica al 70% su tutta la superficie compresi gli elastici. Girare la mascherina e ripetere l'operazione. Lasciare agire la soluzione fino a completa evaporazione in un luogo protetto (almeno 30 minuti, il tempo di asciugatura può variare in funzione delle condizioni ambientali).
STEP 2 - Dopo l'asciugatura, trascorso il tempo suddetto, la mascherina è stata igienizzata, evitare pertanto di contaminarla, soprattutto nella parte interna. In caso di persistenza di odore di alcool si consiglia di lasciare ulteriormente asciugare su di una superficie pulita e sanificata, altrimenti riporre la mascherina in una busta di plastica nuova fino al nuovo uso.