La cosmesi può aiutare
Sottoporsi alla chemioterapia può salvarti la vita ma gli effetti collaterali lasciano segni evidenti sul corpo. Agli occhi degli altri dimostrano che sei malata, se il cancro lavora dentro di te in maniera subdola senza farsi notare la terapia che lo combatte mette in evidenza la malattia. Un malato di cancro sottoposto a chemioterapia si riconosce al primo sguardo.
Durante il ciclo a cui mi sono sottoposta lo,specchio mi rimandava un’immagine avvilente non era solo il malessere che provavo a togliermi speranza era non riconoscermi più come la persona che ero. La pelle era spenta pallida con occhiaie profonde, avevo piaghe in bocca che mi rendevano difficile masticare e cicatrici molto evidenti che mi ricordavano in ogni momento la devastante operazione che avevo subito.
Un aiuto mi è venuto dalla cosmesi che io ho chiamato coccole che mi hanno sostenuto a superare il periodo più duro. Una buona crema per il viso con soli componenti di origine naturale perché di veleni era pieno il mio corpo mi ha permesso di avere cura di me, ha reso la mia pelle idratata e ridotto le mie occhiaie.
Ho usato con costanza l’olio sulle cicatrici dell’intervento e l’ho usato per massaggiare la pelle del seno sottoposta alla tensione degli espansori. È stato un prodotto indispensabile le cicatrici si sono enormemente ridotte e la pelle del seno è morbida senza smagliature.
Ho alleviato il fastidio delle piaghe in bocca con una pasta dentale specifica senza sapori forti poichè in quel periodo non riuscivo a sopportare quasi nulla senza venire sopraffatta dalla nausea.
Il prodotto che più ho apprezzato e che ancora uso con costanza è la mousse lavante corpo una vera coccola dopo il bagno le pelle rimane morbida, idratata e non occorre aggiungere altro.
Sono tante le armi che fortunatamente oggi abbiamo a disposizione per combattere il cancro la cosmesi aiuta ad avere cura di sé e allevia gli effetti della terapia. Sentirsi meglio con sé stesse tira su di il morale e permette di guardare con più serenità al futuro.
Marta