Che cosa è l’incontinenza urinaria femminile?

Per incontinenza urinaria si intende la perdita involontaria di urina dall’uretra che può manifestarsi in momenti indesiderati o luoghi inappropriati provocando situazioni di disagio che possono arrivare a influenzare e limitare lo stile di vita personale.

L'incontinenza urinaria è una condizione che riguarda prevalentemente il sesso femminile: nelle donne infatti si manifesta circa 2,5-3 volte più di frequente che negli uomini.
Tra le cause di questa maggiore incidenza vi è la specifica conformazione del pavimento pelvico femminile che risulta essere più complesso rispetto a quello maschile per via di un’anatomia che le predispone alla gravidanza.

È molto importante imparare a riconoscerne i sintomi e parlarne con il proprio medico: individuare le cause specifiche è anche il primo passo per definire il trattamento più adeguato e migliorare la qualità di vita.

Le cause dell’incontinenza urinaria femminile

Le principali cause dell’incontinenza urinaria femminile sono:

  • Gravidanza
  • Parto
  • Menopausa
  • Infezioni urinarie o vaginali
  • Effetti collaterali di farmaci
  • Effetti secondari dovuti ad interventi chirurgici
  • Prolasso degli organici pelvici
  • Predisposizione genetica.

 

Per incontinenza in gravidanza si intende la perdita involontaria di urina che si manifesta nella maggior parte dei casi in occasione di uno sforzo, di un colpo di tosse o di uno starnuto durante la gestazione.

Generalmente le perdite urinarie in gravidanza avvengono nel secondo o terzo trimestre quando l'utero raggiunge uno sviluppo tale da effettuare una compressione sulla vescica, riducendo la sua capacità contenitiva.

Tra i sintomi dell’incontinenza in gravidanza vi è la necessità di urinare più spesso durante il giorno e soprattutto durante la notte poiché la posizione distesa favorisce il microcircolo ed il drenaggio dei liquidi corporei, aumentando la produzione di urina.

La perdita di controllo della vescica ha a che fare con i muscoli del pavimento pelvico, oltre che con la compressione della vescica da parte dell’utero.

I muscoli del pavimento pelvico sostengono l’utero in espansione durante la gravidanza e sono messi a dura prova durante tutta la gestazione in quanto si allungano e vengono sottoposti a sforzo, provocando problemi di incontinenza che possono iniziare immediatamente o nel postparto.

La donna che ha già avuto uno o più parti naturali è maggiormente predisposta a sviluppare incontinenza in gravidanza, un po' perché la tenuta dei tessuti è minore, un po' perché si assiste a un lieve prolasso della vescica che predispone alle cistiti e all’incontinenza da stress.

Oltre a questa ragione l’incontinenza urinaria è dovuta anche alla produzione del progesterone, un ormone ad azione rilassante della muscolatura che, quindi, rende più difficile il controllo della minzione.

L’incontinenza urinaria femminile può essere dovuta anche a infezioni delle vie urinarie che si manifestano più frequentemente quando si è in dolce attesa.

 

 

Diversi tipi di incontinenza urinaria

La classificazione di questo disturbo comprende:

  • Incontinenza da sforzo, che è la più frequente e si verifica dopo un colpo di tosse, uno starnuto, uno sforzo o un movimento brusco;
  • Incontinenza da urgenza, in cui la perdita si verifica dopo la comparsa di uno stimolo imperioso e improvviso di urinare. Viene spesso indicata anche come vescica iperattiva con perdite accidentali. A volte la causa esatta di questo tipo di disfunzione non è nota, ma si ritiene che i recettori nel muscolo della vescica inviino segnali errati al cervello, indicando una vescica più piena di quanto realmente sia. Ci sono una serie di fattori che possono portare all’incontinenza da urgenza, ad esempio bere troppo o troppo poco, un’infezione delle vie urinarie, la costipazione e i farmaci.
  • Incontinenza mista, che si verifica quando i sintomi dei due precedenti tipi sono contemporaneamente presenti;
  • Incontinenza da rigurgito, quando la vescica è incapace di svuotarsi in modo sufficiente e rimane troppo piena facendo “traboccare” l’urina;
  • Incontinenza continua, che determina una perdita di urina persistente;
  • Incontinenza da sgocciolamento post-minzionale, che compare dopo aver finito di urinare;
  • Incontinenza notturna (enuresi), una perdita involontaria di urina durante il sonno notturno, tipica dell’età pediatrica, ma presente tal volta anche nell’età adulta.

Come diagnosticare l’incontinenza urinaria femminile?

Quando si manifestano i sintomi dell’incontinenza è opportuno rivolgersi al proprio medico o a uno specialista per avere una diagnosi corretta, individuando cause, tipologia e percorso terapeutico più adatto.

Al giorno d’oggi ci sono alcuni semplici test e accertamenti non invasivi che permettono di comprendere l’origine del disturbo, dai questionari di autovalutazione dei sintomi alle indagini urodinamiche, dall’esame obbiettivo della funzionalità dei muscoli perineali fino agli studi ecografici o radiografici del basso tratto urinario.
Altri esami di base necessari, oltre l’anamnesi e la visita urologica, sono:

  • alcuni esami del sangue;
  • l'esame delle urine;
  • l'urinocoltura;
  • l'ecografia dell’addome con valutazione del residuo di urina in vescica dopo aver urinato.

Questi esami servono a confermare o escludere, per esempio, la presenza di infezioni delle vie urinarie, alterazioni anatomiche dell’apparato urinario e genitale, la presenza di altre malattie sistemiche.

Come prevenire l’incontinenza urinaria femminile?

Non esiste una soluzione unica per prevenire l’incontinenza in tutte le sue forme. Tuttavia è sempre utile mantenere uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata e un corretto apporto di liquidi (circa 1,5-2 litri di acqua al giorno). Fare attività fisica, evitare alcolici e fumo.

Le donne in gravidanza possono effettuare esercizi e trattamenti per preparare il perineo e tonificare l’attività dei muscoli per prevenire eventuali rischi. Possono anche essere utili alcune strategie di rilassamento e di respirazione.

Ausili utili per l’incontinenza urinaria femminile

Per mediare questa spiacevole condizione sono consigliati esercizi che aiutino a restituire elasticità ai muscoli addominali e del pavimento pelvico.

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IMPORTANTE – Le informazioni qui sopra riportare hanno uno scopo puramente informativo. Chiedere sempre il parere del proprio medico.