Dalle numerose ricerche degli ultimi anni e dagli studi ancora in corso sul tema del delicato rapporto tra alimentazione e cancro si evince, come citiamo sempre nei vari articoli proposti, che oltre un terzo delle neoplasie sono teoricamente prevenibili con modifiche sostenibili dell’alimentazione. Ma con quali meccanismi il cibo può influire negativamente o positivamente sull’insorgenza dei tumori? Vediamo qui di seguito, nella maniera più chiara per poter essere compresi al meglio, questi legami biochimici che possono innescare oppure ostacolare lo sviluppo di neoplasie:

 

  • MECCANISMI D’INTERAZIONE CHE POSSONO FAVORIRE LA COMPARSA DEL TUMORE:
  • la presenza di sostanze cancerogene nei cibi: micotossine che si formano nella conservazione dei cereali e altri alimenti conservati in ambienti caldo-umidi; nitrosammine che si formano nella conservazione di cibi proteici in presenza di nitriti; residui di pesticidi;
  • la formazione di sostanze cancerogene nella cottura, specie ad alte temperature: ammine eterocicliche nella cottura delle carni; acrilamide nella cottura degli amidi, in particolare nella frittura delle patatine;
  • la presenza di sostanze pro-ossidanti che favoriscono la formazione di N-nitroso composti nel lume intestinale e in generale la produzione di radicali liberi, ossia sostanze che possono facilitare l’insorgenza del tumore: carni, grassi animali;
  • precursori di prostaglandine pro-infiammatorie che favoriscono la proliferazione tumorale: acido arachidonico presente prevalentemente nelle carni;
  • sintesi di fattori di crescita delle cellule tumorali e citochine pro-infiammatorie: l’eccesso calorico aumenta la sintesi di fattori di crescita e citochine (IGF-I, PDGF, IL-6); una dieta ricca di proteine, in particolare di proteine animali, soprattutto delle proteine del latte, e’ associata ad alti livelli plasmatici di fattori di crescita del tipo IGF-I;
  • alterazione dell’ambiente ormonale, mediata dalla produzione di insulina, favorita dallo stile alimentare occidentale ricco di carboidrati raffinati e di grassi saturi, che attiva meccanismi di crescita tumorale.

 

  • MECCANISMI D’INTERAZIONE CHE POSSONO FAVORIRE LA PREVENZIONE O LA REGRESSIONE DEL TUMORE:
  • sostanze antiossidanti : le vitamine C ed E, i carotenoidi e vari polifenoli dei cibi vegetali che proteggono il DNA dai radicali liberi e prevengono l’attivazione metabolica di vari cancerogeni;
  • attivatori di enzimi di fase II (glutatione-S-transferasi, acetiltransferasi, UDP-glucoroniltranferasi, sufotransferasi) che favoriscono l’eliminazione delle sostanze tossiche: vegetali e, in particolare, famiglia delle crucifere (cavolo, broccolo, ecc…);
  • inibitori di enzimi di fase I (P450) implicati nell’attivazione di sostanze cancerogene: indoli e isotiocianati – derivanti da glucosinolati – e la quercetina presente in numerosi frutti e verdure, in particolare nelle cipolle;
  • promotori della comunicazione intercellulare che consentono il controllo della crescita dei tessuti: retinoidi e carotenoidi tipici degli ortaggi colorati e di stagione, acido caffeico, resveratrolo del vino rosso, polifenoli del the verde;
  • inibitori dell’angiogenesi ossia della crescita dei vasi che irrorano i vasi sanguigni che nutrono le masse tumorali: polifenoli del tè verde, isoflavoni della soia, curcumina, quercetina, resveratrolo, estratti d’aglio
  • promotori dell’apoptosi ossia del meccanismo di morte cellulare qualora la crescita avvenga in maniera disordinata: solforafano e indolo-3carbinolo delle crucifere, acidi grassi poli-insaturi omega-3, curcumina, capsicaina del peperoncino, resveratrolo del vino rosso, licopene del pomodoro.

A cura della Dr.ssa Rachele Aspesi

Farmacista & Dietista

Diet Coach GIFT

Divulgatrice scientifica per U.O. Oncologia Saronno

 

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